Dalla presentazione di l'Unità del 28-09-2007
La realtà, tra romanzo e inchiestaTorna a San Lazzaro la «Parola Immagina» con quattro ospiti d'eccezione All'Itc Tim Parks, Gianc arlo De Cataldo, Cristoph Hein e Louise Dean
CONFLITTI non risolti, memorie non condivise. Ne è piena la storia recente, dagli anni 70 ai 90, non solo in Italia. E sempre più spesso sono gli scrittori a raccontare, in forma di fiction, le verità alternative a quelle «ufficiali» e a quelle emerse dalla cronaca. Quattro romanzi d'inchiesta e i loro autori - Tim Parks, Giancarlo De Cataldo, Christoph Hein e Louise Dean - sono i protagonisti della decima edizione della rassegna «La parola immaginata», che torna sul palco bolognese dell'Itc teatro di S. Lazzaro tutti i giovedì d'ottobre. La formula, ideata dallo scrittore Stefano Tassinari, è quella già collaudata: ogni serata porta uno scrittore e un libro in teatro con la lettura scenica di un attore, accompagnata da musica dal vivo e dalla proiezione di fotografie in tema. Una contaminazione di arti e stimoli che prende per mano lo spettatore e lo porta "dentro" il mondo del romanzo. Questa volta sono i conflitti il filo conduttore della rassegna, che presenta in apertura il 4 ottobre l'inglese Tim Parks. Lo scrittore racconta nel nuovo libro «Bontà» lo scontro sociale nella Gran Bretagna anni '70 e '80 di Margaret Thatcher: sarà accompagnato dalla voce narrante di Eugenio Allegri e dai chitarristi Massimo Alviti e Rodolfo Maltese. L'11 invece arriva De Cataldo con il noir «Nelle mani giuste»: dopo «Romanzo criminale» l'attenzione si sposta sull'Italia degli anni '90, di Tangentopoli e delle stragi di mafia, evocando l'ombra di patti inconfessabili tra Cosa Nostra e pezzi delle istituzioni. A dar voce al testo sarà una grande attrice, Elisabetta Pozzi, con le musiche degli Acustimantico. Il 18 la scena si sposta in una Germania riunificata, ma non pacificata. Ospite per un'anteprima nazionale lo scrittore dell'ex Ddr Christoph Hein, che nel libro «Nella sua infanzia un giardino» racconta la vicenda inquietante - e realmente accaduta - di un giovane terrorista della Raf ucciso in circostanze poco chiare dalla polizia. In scena Maurizio Cardillo, con il trio di Roberto Manuzzi, storico sassofonista di Guccini. Il 25 un'altra scrittrice inglese, Louise Dean, con «La primavera dell'odio» ci porterà nel cuore della questione irlandese, a Belfast nel 1979, durante lo sciopero della fame in carcere di Bobby Sands e altri militanti dell'Ira. L'ultima di quattro storie per rileggere alcuni "nodi oscuri" del nostro tempo.
Luca Baldazzi