Se sul piano internazionale il 1970 è caratterizzato dallo spostamento verso l’Africa del conflitto, più o meno palese, tra le superpotenze (con le crisi dell’ex Congo francese e della regione nigeriana del Biafra), dall’ascesa al potere di un uomo che, dopo quarant’anni, ricopre ancora lo stesso ruolo (e cioè Gheddafi), dall’espansione alla Cambogia della guerra vietnamita e dalla prima vittoria di Salvador Allende alle elezioni cilene; in Italia lo si ricorda, in primo luogo, per la nascita del fenomeno della lotta armata (con l’avvento dei Gap dell’editore Giangiacomo Feltrinelli e con le prime azioni delle Brigate Rosse), per la rivolta di Reggio Calabria (scatenata dalla decisione di concedere a Catanzaro il ruolo di capoluogo della neonata – sul piano istituzionale – Regione Calabria), per il tentativo di colpo di stato operato dal principe neofascista Junio Valerio Borghese, per il varo di due importantissime leggi (lo Statuto dei Lavoratori e la normativa che introdusse il divorzio) e per una serie di eventi sui quali, a distanza di tanti anni, non si è ancora fatta chiarezza (tra questi la morte, in uno strano incidente stradale, di cinque giovani anarchici reggini – diretti a Roma, dove avrebbero dovuto consegnare a un magistrato un dossier sulla strage di Gioia Tauro, avvenuta durante l’estate precedente – e il rapimento, con successiva sparizione, del giornalista de L’Ora di Palermo Mauro De Mauro, collegato alla morte di Mattei e/o allo stesso tentativo di colpo di stato a cui si è fatto cenno in precedenza).
Sono tutti argomenti che, assieme ad altri, verranno raccontati nel corso delle due diverse serate grazie ai testi scritti da Stefano Tassinari – che li narrerà sul palco –, ai servizi televisivi dell’epoca gentilmente concessi dall’Ufficio Teche della Rai, alla lettura di brani tratti da libri effettuata dagli attori Lea Cirianni e Giovanni Dispenza, alle testimonianze di protagonisti di quell’epoca (l’ex parlamentare e saggista Luciana Castellina, il giornalista Gianni Mura e i cantanti Nada e Francesco Di Giacomo, quest’ultimo leader del Banco del Mutuo Soccorso) e, non ultimo, alle canzoni dell’epoca rielaborate e proposte dal gruppo Têtes de Bois. Il tutto con la regia di Andrea Paolucci e la cura delle immagini di Luca Gavagna.
Il racconto del 1970 – nato dalla volontà di offrire al pubblico una sorta di divulgazione storica e culturale senza ricorrere ad “accademismi”, in un periodo in cui si sta perdendo completamente la nostra memoria storica – non verterà, però, solo su episodi conflittuali e tragici, ma riguarderà tanti altri momenti della vita di quell’anno, compresi quelli considerati più leggeri. Con Gianni Mura, ad esempio, si parlerà dell’incredibile vittoria dello scudetto da parte di una squadra di provincia come il Cagliari, così come dei famosi campionati mondiali di calcio del Messico (quelli di Italia-Germania 4 a 3) e della rivalità ciclistica tra Mercx e Gimondi; invece con Nada e Francesco di Giacomo discuteremo non solo della loro carriera artistica, ma anche del clima musicale di allora (entrando nel merito di eventi come il Festival dell’Isola di Wight, o ricordando grandi musicisti scomparsi proprio nel 1970, come Jimi Hendrix e Janis Joplin); mentre con Luciana Castellina il dibattito partirà dalla particolare esperienza del gruppo de Il Manifesto, radiato alla fine del 1969 dal PCI e che, proprio nel 1970, cominciò a muovere quei passi che poi lo porteranno a fondare un giornale e addirittura un partito politico. Ci sarà spazio anche per la ricerca tecnologica (il 1970 è l’anno in cui si effettua il primo volo commerciale dell’aereo Concorde, ma anche quello in cui si completa la teleselezione e si lanciano nel cosmo varie navicelle spaziali, tra le quali l’Apollo); per la cronaca (che, in certi casi, tocca il terreno politico, come nel sequestro di Sergio Gadolla); per il cinema (è l’anno dell’uscita del capolavoro di Michelangelo Antonioni, Zabriskie Point, di cui il regista, in vecchie immagini Rai, discute con il mitico corrispondente Rai dagli Usa, Ruggero Orlando) e per la letteratura (con uno sguardo ai vincitori dei grandi premi letterari, ma anche con uno straordinario dialogo televisivo tra Mario Soldati da una parte e gli editori Arnoldo Mondadori, Giangiacomo Feltrinelli e Valentino Bompiani dall’altra).